Il nome della lista ha un significato ben preciso: "in Comune" vuol dire che le soluzioni, i progetti
e i cambiamenti, saranno realizzati con il concorso di tutti, di coloro che ricoprono un ruolo
all’interno del Comune e di coloro che vivono studiano e lavorano nella nostra città.

venerdì 27 aprile 2012

Quotidiano “Il Giorno” del 26.04.12



Cinque domande  poste dalla giornalista Roberta Rampini del quotidiano "Il Giorno" per conoscere il candidato Pier Giuseppe Guzzetti e conoscere le posizioni del candidato sindaco della lista civica "La Gente in Comune".

In questa intervista, pubblicata in data 26 aprile 2012, si dimostra come è possibile attuare una politica positiva che nasce dalla capacità dei cittadini riuniti in gruppo di trovare soluzioni concrete ai problemi ambientali da troppo tempo abbandonati a se stessi.



1) Perchè ha deciso di candidarsi? E perchè da soli?
La mia attuale candidatura è la naturale prosecuzione di un lavoro iniziato cinque anni fa con la Lista Gente di Pero Cerchiate Cerchiarello.
Da due anni avevo deciso di non iscrivermi o tesserarmi più a nessun partito e di dare vita ad una sorta di laboratorio politico che ha poi dato luogo alla Lista che si è presentata nella tornata del 2007 ricevendo circa il 15% dei consensi.
Il gruppo di lavoro, che ha espresso due consiglieri comunali nell’assise cittadina, ha proseguito nel suo percorso operativo e oggi si è decisamente allargato e può contare sulla presenza di persone che come me hanno svolto ruoli di amministratore e da persone comuni che portano dentro di sé un bagaglio di esperienze concrete e un patrimonio di idee che ritengono importante mettere in rete impegnandosi civicamente.
Abbiamo deciso di costituire la Lista Civicala Gente in Comune” Guzzetti Sindaco da soli per stare lontani dalle logiche delle segreterie di partito, e di metterci insieme per superare quelle fondate sulla mera lamentela per come vanno le cose, sul delegare o sull’aspettare che qualcuno si impegni a fare le cose per noi.
Abbiamo deciso di rimboccarci le maniche, di trovarci per mettere in comune idee, progetti e riflessioni e riteniamo che solo con l’appoggio di tutti i cittadini di Pero, Cerchiate e Cerchiarello si possano trovare soluzioni condivise.
La Lista Civica, libera da vincoli partitici, nasce con la volontà di amministrare la città attraverso il  principio della democrazia partecipativa, che significa ”ascoltare le diverse realtà sociali, economiche ed istituzionali, capirne i bisogni e decidere insieme come soddisfarli”.
Il nome della Lista ha un significato ben preciso: "in Comune" vuol dire che le soluzioni, i progetti e i cambiamenti, saranno realizzati con il concorso di tutti, di coloro che ricoprono un ruolo all’interno del Comune e di coloro che vivono, studiano e lavorano nella nostra città.
La Lista Civicala Gente in Comune” ha come priorità la partecipazione dei cittadini che riguarderà tutto il processo di pianificazione dall'inizio alla fine: individuazione e definizione del problema, realizzazione, verifica e revisione.
Uno stretto rapporto di collaborazione e interazione tra le diverse realtà istituzionali e non, servirà a diffondere la sensibilità culturale e tecnologica indispensabile per una partecipazione consapevole.
                   
2) Uno dei problemi dei prossimi anni sarà l'ulteriore carenza di risorse e trasferimenti per i Comuni. Come pensate di affrontare questo problema per non tagliare i servizi ai cittadini?
Considerata la carenza di risorse economiche e di trasferimenti da parte del governo centrale e regionale, è necessario pensare a un nuovi modi di finanziarsi, creando forme di collaborazione sempre più stretta tra Comuni, di ripensamento e riqualificazione di formule già in essere come i Piani di Zona e modalità d’azione di livello Consortile.
Le trasformazioni sociali richiedono nuovi servizi, non solo aggiuntivi o in incremento, ma anche di diversa qualità rispetto ai precedenti.
Occorre mettere in rete le risorse pubbliche e del sociale (delle persone, delle famiglie, della società locale, del volontariato, delle associazioni, delle aziende, dei possibili cofinanziamenti UE e delle Fondazioni).
             
3) Qual'è la vostra opinione sul progetto della sottovia di collegamento tra tangenzialina Settimo e A8?
I livelli istituzionali superiori, di concerto con le società private di progettazione e costruzione che hanno formulato e definito il progetto, lo hanno presentato pubblicamente (anche in una seduta di Consiglio Comunale aperto a Pero) come opera la cui realizzazione ha costi elevatissimi dettati dalla scelta di eseguire un’opera di altrettanto elevata qualità in funzione della futura Esposizione Universale (Expo 2015), sottolineando a più riprese anche la decisione assunta di aver investito sul design e sulla restituzione estetica dell’opera.
Al di là di tali affermazioni poco consone data la situazione economica nazionale nel suo complesso, quel che più ci ha destato perplessità (e non solo) è la solita logica messa in campo e che come sempre verte su modalità di progettazione avulse dal prendere in considerazione i luoghi su cui le opere poi insistono privilegiando solo la fattura dell’opera stessa e fine a se stessa.
Questa opera per noi di Pero, ma non solo, era l’occasione per ridisegnare con investimenti limitati una parte anche se pur piccola della nostra città, di superare deficienze urbane mai risolte in quel luogo.
Data la mole di denaro messa in campo, sicuramente non avrebbe maggiormente inciso la realizzazione per la nostra città di alcuni interventi:
  • la realizzazione dell’’interramento dell’arteria sottopassando il fiume Olona, e non successivamento il suo letto, cosicchè si potesse mantenere a raso la maggior parte dell’area a confine tra Pero e il Quartiere Gallaratese,
  • un consono ridisegno della viabilità di ingresso in Pero proveniendo da Milano e dalla Tangenzialina,
  • la realizzazione di un sovrappasso pedonale tra l’area antistante la sede del Sole 24 Ore in Pero e la stazione di MM di Molino Dorino,
  • la realizzazione di una discreta zona a verde a cavallo tra Pero e Milano.
Ancora una volta una opportunità sfumata.
Ma chi era deputato a rappresentarci ai tavoli di confronto tecnico-politico quali ruoli ha svolto?
         
4) E sulla cava di via Dei Boschi?
La Cava è da tempo divenuta un problema ambientale.
Non può e non deve essere un problema ma un risorsa, è da risanare e da destinare ad un uso pubblico restituendo questa parte di territorio ai cittadini.
Il nostro impegno come Lista Civica formata da gente che desidera un ambiente migliore da lasciare in eredità ai nostri figli, indipendentemente dal fatto di essere o meno chiamati a governare Pero, sarà quello di affrontare la questione con le modalità e le prerogative che caratterizzano tutto l’operato della nostra lista.
Partendo dal dato oggettivo che la Cava è un ambito territoriale estrattivo e non è una cava di recupero, né di riserva o giacimento, affronteremo il problema seguendo questo percorso:
- in prima istanza intendiamo raccogliere tutte le informazioni necessarie attraverso l’esame di tutti gli atti amministrativi autorizzativi dell’impianto di estrazione cosicché si possa valutare storia ed evoluzione della Cava di via dei Boschi,
- in seconda istanza, provvederemo a costituire un gruppo/commissione di lavoro composto dall’assessore che sarà delegato, da un consigliere di maggioranza ed uno di minoranza, da un tecnico comunale e da un rappresentante dei Comitati presenti sul territorio: le funzioni del gruppo saranno quelle di approfondire la tematica e vagliare proposte anche operative da sottoporre agli organi deliberanti del Comune,
- in terza istanza, attiveremo un tavolo di lavoro-confronto politico e tecnico con Provincia di Milano, Regione Lombardia, Parco Sud, Comune di Milano e ARPA con la finalità di appurare lo stato di fatto del sito, il tipo di attività svolta in Cava ed i nodi critici, e con l’obiettivo di verificare l’attinenza di quanto avviene nel sito rispetto a quanto stabilito e  previsto dalla normativa vigente e dai piani di estrazione,
- in quarta istanza, apriremo immediatamente un tavolo di confronto con la proprietà del sito e dell’attività con la prerogativa di individuare e risolvere definitivamente in tempi certi una viabilità alternativa dei mezzi operanti nella cava e l'improprio deposito delle terre di recupero.
In ultima istanza, ma non per questo meno importante,  attiveremo forme di confronto tra istituzioni, operatori, cittadinanza e associazioni per proporre e condividere un progetto partecipato di risanamento del sito che in breve tempo possa portare i cittadini di Pero, Cerchiate e Cerchiarello a poter fruire di questa parte del nostro territorio.
            
5) Il primo progetto o la prima questione che affronterete in caso di vittoria.I progetti che il nostro programma individua e definisce troveranno attuazione attraverso il confronto e la discussione con chi abita e vive Pero.
Con la città definiremo anche l’ordine di priorità.
Le questioni invece per le quali si profila immediatezza sono:
  • la predisposizione e l’approvazione del bilancio di esercizio 2012 e triennale 2012-2014 che andrà approvato nei termini di tempo previsti per legge e sui quali si aprirà da subito una seria discussione sia intermini di contenuto e di sostanza che in termini di tempi di redazione dello stesso,
  • l’organizzazione del lavoro nell’ambito del Comune finalizzata anche ad una chiara definizione dei ruoli, quello politico di indirizzo e controllo e quello amministrativo di attuazione delle scelte della politica,
  • il riesame di tutte le questioni di ordine sovracomunale in essere (mitigazioni ambientali, risanamento fiume Olona, interramento Tangenzialina, reindividuazione di area a parcheggio del Polo Esterno di Fiera, Expo 2015, post Expo, ANAS e declassamento ad arteria urbana dell’asse del Sempione nella tratta di Pero, area Cava, per citarne alcuni) per ridefinire e ridare un sostanziale ruolo politico-tecnico al Comune di Pero ai tavoli di confronto istituzionali.

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